L'antibioticoresistenza – AMR - è la capacità di un batterio di far fronte all'azione di uno o più antibiotici, rendendo inefficaci i trattamenti farmacologici tradizionalmente utilizzati. Si tratta di un fenomeno globale e complesso, che costituisce una delle maggiori sfide per la salute pubblica a livello mondiale. La causa principale dell'AMR è legata all'uso eccessivo e/o improprio degli antibiotici. Questo uso scorretto si verifica in tutti e tre i principali settori d'intervento: umano, veterinario e ambientale. Ogni volta che un antibiotico viene usato in modo inappropriato, ad esempio senza una reale necessità o in dosaggi errati, si favorisce la selezione di batteri resistenti, i quali possono poi diffondersi nell'ambiente e tra le persone o gli animali.

L’AMR risulta dunque un fenomeno strettamente legato al concetto di One Health, approccio con cui ATS Insubria pianifica la strategia di ogni intervento.
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In ambito animale, il Servizio Veterinario di ATS Insubria svolge un ruolo cruciale per la prevenzione e il controllo dell'AMR. Attraverso un sistema di farmacosorveglianza, il servizio effettua controlli quotidiani negli allevamenti, nei luoghi di custodia degli animali, nelle strutture veterinarie - come ambulatori, cliniche e ospedali - nonché nelle farmacie e presso i grossisti di farmaci. L’obiettivo è quello di verificare il rispetto delle normative sull'uso corretto degli antibiotici, garantendo così un controllo efficace e una riduzione del rischio di sviluppare e diffondere resistenze.
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AMR negli esseri umani, negli animali e nell’ambiente

Nell'uomo, l'AMR implica che gli antibiotici comunemente utilizzati non siano più efficaci contro le infezioni, rendendo più difficile, se non impossibile nel lungo periodo, il trattamento di alcune malattie batteriche. In situazioni più gravi, alcuni microrganismi possono diventare resistenti a molti antibiotici contemporaneamente, creando multiresistenza e limitando drasticamente le opzioni terapeutiche a disposizione dei medici. Questo fenomeno può prolungare la durata delle malattie o aumentare il rischio di complicanze e persino causare decessi laddove non esistano alternative terapeutiche valide.

Nell’ambito veterinario l'AMR rappresenta una seria minaccia. Le infezioni batteriche resistenti negli animali pongono problemi simili a quelli del settore umano, sia per quanto riguarda la salute degli animali stessi sia per i rischi sanitari che comportano per chi lavora a stretto contatto con loro, come allevatori e veterinari.

Anche l'ambiente gioca un ruolo chiave nel ciclo dell'AMR, perché può diventare un vero e proprio serbatoio di geni di resistenza. Questi geni possono essere acquisiti da batteri patogeni, amplificando ulteriormente il problema. Nell'ambiente possono anche essere presenti batteri antibiotico-resistenti, che rappresentano una fonte di contagio per uomini e animali. Residui di antibiotici, derivanti da utilizzo umano e veterinario, possono contaminare l'acqua, il suolo e la vegetazione, contribuendo alla selezione di nuovi ceppi resistenti, aggravando così ulteriormente la situazione.

Il rispetto delle normative e la corretta gestione degli antibiotici sono dunque aspetti fondamentali per contrastare la diffusione di resistenze e proteggere la salute umana, animale e ambientale.

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