Il Prefetto di Varese dott. Pasquariello e il Direttore Generale di ATS Insubria dott. Gioia, durante la recente riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, alla quale hanno partecipato, oltre al Questore, al Comandante provinciale dei Carabinieri e al Comandante provinciale della Guardia di Finanza, anche rappresentanti del Dipartimento Veterinario dell’Agenzia, hanno approfondito e delineato i percorsi preventivi e repressivi da attivare, da parte delle Istituzioni e delle Forze di Polizia ogniqualvolta si verificano situazioni di criticità a seguito del pericolo cagionato da cani o gruppi di cani vaganti e fuori dal controllo dei rispettivi proprietari.

“Abbiamo codificato le modalità di intervento e armonizzato gli aspetti normativi in materia di cani vaganti, condividendo le indicazioni destinate ai Comuni e alle Forze dell’Ordine per uniformare le prassi di gestione delle aggressioni da parte di cani lasciati incautamente liberi di vagare o comunque sfuggiti alla proprietà” commentano dalla direzione strategica di ATS Insubria.

 

L’incontro ha consentito anche di definire le sinergie comunicative tra i distretti veterinari dell’Agenzia e le Polizie locali per segnalare tempestivamente alle Amministrazioni locali casi di fughe plurime di cani, rilevate tramite il servizio di accalappiamento attivo sul territorio. “Nell’ambito delle molte attività di prevenzione che ATS è chiamata ad attivare, le disposizioni condivise con il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, in materia di cani vaganti, permetteranno di intervenire in modo ancor più puntuale e in raccordo con le singole realtà territoriali – spiegano dall’Agenzia -. Ci preme richiamare i proprietari alle loro responsabilità e alla gestione consapevole dei loro cani. Raccomandiamo, infine, un comportamento consapevole e di cautela anche da parte di tutti coloro che avvistano cani vaganti”.

 

La Prefettura fa presente in particolare che la circolare congiunta inviata ai Sindaci, alle Forze dell’Ordine e alle Polizie Locali il 23 aprile scorso evidenzia che il bene primario che si vuole tutelare è quello della sicurezza e della pubblica incolumità dei cittadini, senza peraltro tralasciare il benessere degli stessi animali.

 

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