La laurea triennale con accesso programmato avrà sede a Como, test il 14 settembre, iscrizioni entro il 22 agosto. Ne parlano i professori Domenico Cavallo e Alberto Passi con il dottor Giuseppe Catanoso

Varese e Como, 2 agosto 2023 – Una figura professionale di area sanitaria molto ambita nel territorio lombardo: è il tecnico della prevenzione, un operatore esperto in materia di igiene e sicurezza nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, con competenze approfondite su qualità di alimenti e bevande, sanità pubblica e veterinaria. Temi che implicano sbocchi professionali molto attuali e interessanti: il tecnico della prevenzione è oggi una figura strategica sia nel pubblico impiego, con compiti ispettivi e di vigilanza, sia nel privato, dove è richiesto, come dipendente o consulente d’azienda, con particolare riferimento agli aspetti di salute, sicurezza e ambiente, settore noto come Hse, acronimo di Health, safety & environment.

Questo in sintesi il ruolo che si delinea nella nuova laurea triennale proposta dall’Università dell’Insubria in collaborazione con ATS Insubria: Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro (Tpall). Il corso afferisce alla Scuola di medicina dell’ateneo presieduta dal professor Alberto Passi, con il coinvolgimento dei Dipartimenti di Scienza e alta tecnologia (Disat), Scienze teoriche e applicate (Dista), e Medicina e chirurgia (Dmc). La sede didattica è a Como: le lezioni si terranno nella palazzina dell’ATS Insubria in via Castelnuovo e nell’adiacente polo scientifico universitario in via Valleggio.

Abilitante alla professione sanitaria, il corso è a numero programmato, con 25 posti a cui si accede iscrivendosi, entro le 12 del 22 agosto, al test delle Professioni sanitarie che si terrà il 14 settembre in contemporanea nazionale e indicando Tpall come preferenza.

«Abbiamo lavorato alacremente, con i colleghi dell’Università dell’Insubria, per consentire l’avvio di questa nuova “triennale”, che prenderà avvio nel prossimo anno accademico, consapevoli del bisogno reale di questo tipo di figure professionali - sottolinea Giuseppe Catanoso direttore sanitario di ATS Insubria -. Possiamo affermare, senza ombra di dubbio, che i Tecnici della Prevenzione siano figure sempre più strategiche nell’ambito del “sistema salute” tanto pubblico che privato. Intraprendere questo tipo di studi, infatti, negli anni a venire, garantirà la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro in considerazione dell’ampia articolazione di competenze che fornirà il percorso universitario. Si tratta di una laurea che permetterà di lavorare a tutela della salute delle persone e della collettività e che offrirà parecchie prospettive occupazionali nel campo delle professioni sanitarie tanto negli ambiti della prevenzione, quanto in quelli della valutazione del rischio e controllo tecnico».

«Oggi più che mai è fondamentale investire nella prevenzione per la salute e la sicurezza nelle nostre comunità – spiega il professor Domenico Cavallo, ordinario di Medicina del lavoro che è tra i docenti promotori del corso –. L’avvento della pandemia di Covid-19 ha evidenziato l’importanza cruciale della prevenzione nella tutela della salute di singoli e collettività. Anche le recenti statistiche confermano quanto sia attuale e prioritario ogni sforzo per il contenimento degli infortuni sul lavoro, dato l’aumento di quelli denunciati rispetto all’anno precedente. A questa problematica si aggiunge una crescita delle malattie professionali, che rimangono ancora oggi di gran lunga la prima causa di mortalità lavoro-correlata a livello mondiale».

In questa prospettiva la figura del tecnico della prevenzione riveste un ruolo fondamentale e imprescindibile per fronteggiare il tema della tutela della salute, che richiede non solo interventi repressivi, ma soprattutto qualificate attività di prevenzione, le uniche in grado di controllare le condizioni di rischio, prima che si trasformino in un potenziale danno.

Docenti di riferimento del corso sono: Fabrizio Fattori, Francesco Gianfagna, Andrea Spinazzè e Roberto Valli. Il primo anno di Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro è dedicato prevalentemente alle attività formative di base, i due successivi invece danno maggior spazio all’erogazione di attività caratterizzanti e integrative. Il percorso prevede un approccio teorico–pratico attraverso l’erogazione di lezioni frontali, esercitazioni, e seminari. Le attività di tirocinio professionalizzante possono svolgersi nella rete formativa dell’ateneo, che coinvolge laboratori universitari, agenzie di tutela della salute, aziende socio-sanitarie territoriali e altre realtà lavorative pubbliche e private del territorio.

ATS Insubria ha svolto un ruolo chiave per la nascita del nuovo corso con la supervisione di Paolo Bulgheroni direttore del Dipartimento di Igiene e Sanità Pubblica e con Stefano Carlini dirigente delle Professioni Sanitarie che sarà referente per il tutoraggio.

Le attività del Tecnico della Prevenzione in ATS sono prevalentemente indirizzate alla progettazione, pianificazione e attuazione di controlli per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Inoltre, si occupano di campionamenti e verifiche di alimenti, acque potabili, acque di balneazione e di piscina da analizzare in laboratorio per quantificare i fattori di rischio. Tra le principali funzioni rientrano anche la gestione delle non conformità rilevate, tramite prescrizioni e sanzioni, oltre ai rapporti con l’autorità giudiziaria.

 

Tutte le informazioni sono disponibili su Uninsubria.it ai seguenti link: 

Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro: un nuovo corso di laurea presentato da Università dell’Insubria e ATS Insubria

La laurea triennale con accesso programmato avrà sede a Como, test il 14 settembre, iscrizioni entro il 22 agosto. Ne parlano i professori Domenico Cavallo e Alberto Passi con il dottor Giuseppe Catanoso

Varese e Como, 2 agosto 2023 – Una figura professionale di area sanitaria molto ambita nel territorio lombardo: è il tecnico della prevenzione, un operatore esperto in materia di igiene e sicurezza nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, con competenze approfondite su qualità di alimenti e bevande, sanità pubblica e veterinaria. Temi che implicano sbocchi professionali molto attuali e interessanti: il tecnico della prevenzione è oggi una figura strategica sia nel pubblico impiego, con compiti ispettivi e di vigilanza, sia nel privato, dove è richiesto, come dipendente o consulente d’azienda, con particolare riferimento agli aspetti di salute, sicurezza e ambiente, settore noto come Hse, acronimo di Health, safety & environment.

Questo in sintesi il ruolo che si delinea nella nuova laurea triennale proposta dall’Università dell’Insubria in collaborazione con ATS Insubria: Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro (Tpall). Il corso afferisce alla Scuola di medicina dell’ateneo presieduta dal professor Alberto Passi, con il coinvolgimento dei Dipartimenti di Scienza e alta tecnologia (Disat), Scienze teoriche e applicate (Dista), e Medicina e chirurgia (Dmc). La sede didattica è a Como: le lezioni si terranno nella palazzina dell’ATS Insubria in via Castelnuovo e nell’adiacente polo scientifico universitario in via Valleggio.

Abilitante alla professione sanitaria, il corso è a numero programmato, con 25 posti a cui si accede iscrivendosi, entro le 12 del 22 agosto, al test delle Professioni sanitarie che si terrà il 14 settembre in contemporanea nazionale e indicando Tpall come preferenza.

«Abbiamo lavorato alacremente, con i colleghi dell’Università dell’Insubria, per consentire l’avvio di questa nuova “triennale”, che prenderà avvio nel prossimo anno accademico, consapevoli del bisogno reale di questo tipo di figure professionali - sottolinea Giuseppe Catanoso direttore sanitario di ATS Insubria -. Possiamo affermare, senza ombra di dubbio, che i Tecnici della Prevenzione siano figure sempre più strategiche nell’ambito del “sistema salute” tanto pubblico che privato. Intraprendere questo tipo di studi, infatti, negli anni a venire, garantirà la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro in considerazione dell’ampia articolazione di competenze che fornirà il percorso universitario. Si tratta di una laurea che permetterà di lavorare a tutela della salute delle persone e della collettività e che offrirà parecchie prospettive occupazionali nel campo delle professioni sanitarie tanto negli ambiti della prevenzione, quanto in quelli della valutazione del rischio e controllo tecnico».

«Oggi più che mai è fondamentale investire nella prevenzione per la salute e la sicurezza nelle nostre comunità – spiega il professor Domenico Cavallo, ordinario di Medicina del lavoro che è tra i docenti promotori del corso –. L’avvento della pandemia di Covid-19 ha evidenziato l’importanza cruciale della prevenzione nella tutela della salute di singoli e collettività. Anche le recenti statistiche confermano quanto sia attuale e prioritario ogni sforzo per il contenimento degli infortuni sul lavoro, dato l’aumento di quelli denunciati rispetto all’anno precedente. A questa problematica si aggiunge una crescita delle malattie professionali, che rimangono ancora oggi di gran lunga la prima causa di mortalità lavoro-correlata a livello mondiale».

In questa prospettiva la figura del tecnico della prevenzione riveste un ruolo fondamentale e imprescindibile per fronteggiare il tema della tutela della salute, che richiede non solo interventi repressivi, ma soprattutto qualificate attività di prevenzione, le uniche in grado di controllare le condizioni di rischio, prima che si trasformino in un potenziale danno.

Docenti di riferimento del corso sono: Fabrizio Fattori, Francesco Gianfagna, Andrea Spinazzè e Roberto Valli. Il primo anno di Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro è dedicato prevalentemente alle attività formative di base, i due successivi invece danno maggior spazio all’erogazione di attività caratterizzanti e integrative. Il percorso prevede un approccio teorico–pratico attraverso l’erogazione di lezioni frontali, esercitazioni, e seminari. Le attività di tirocinio professionalizzante possono svolgersi nella rete formativa dell’ateneo, che coinvolge laboratori universitari, agenzie di tutela della salute, aziende socio-sanitarie territoriali e altre realtà lavorative pubbliche e private del territorio.

ATS Insubria ha svolto un ruolo chiave per la nascita del nuovo corso con la supervisione di Paolo Bulgheroni direttore del Dipartimento di Igiene e Sanità Pubblica e con Stefano Carlini dirigente delle Professioni Sanitarie che sarà referente per il tutoraggio.

Le attività del Tecnico della Prevenzione in ATS sono prevalentemente indirizzate alla progettazione, pianificazione e attuazione di controlli per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Inoltre, si occupano di campionamenti e verifiche di alimenti, acque potabili, acque di balneazione e di piscina da analizzare in laboratorio per quantificare i fattori di rischio. Tra le principali funzioni rientrano anche la gestione delle non conformità rilevate, tramite prescrizioni e sanzioni, oltre ai rapporti con l’autorità giudiziaria.

 

Tutte le informazioni sono disponibili su Uninsubria.it ai seguenti link: 

Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro: un nuovo corso di laurea presentato da Università dell’Insubria e ATS Insubria

La laurea triennale con accesso programmato avrà sede a Como, test il 14 settembre, iscrizioni entro il 22 agosto. Ne parlano i professori Domenico Cavallo e Alberto Passi con il dottor Giuseppe Catanoso

Varese e Como, 2 agosto 2023 – Una figura professionale di area sanitaria molto ambita nel territorio lombardo: è il tecnico della prevenzione, un operatore esperto in materia di igiene e sicurezza nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, con competenze approfondite su qualità di alimenti e bevande, sanità pubblica e veterinaria. Temi che implicano sbocchi professionali molto attuali e interessanti: il tecnico della prevenzione è oggi una figura strategica sia nel pubblico impiego, con compiti ispettivi e di vigilanza, sia nel privato, dove è richiesto, come dipendente o consulente d’azienda, con particolare riferimento agli aspetti di salute, sicurezza e ambiente, settore noto come Hse, acronimo di Health, safety & environment.

Questo in sintesi il ruolo che si delinea nella nuova laurea triennale proposta dall’Università dell’Insubria in collaborazione con ATS Insubria: Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro (Tpall). Il corso afferisce alla Scuola di medicina dell’ateneo presieduta dal professor Alberto Passi, con il coinvolgimento dei Dipartimenti di Scienza e alta tecnologia (Disat), Scienze teoriche e applicate (Dista), e Medicina e chirurgia (Dmc). La sede didattica è a Como: le lezioni si terranno nella palazzina dell’ATS Insubria in via Castelnuovo e nell’adiacente polo scientifico universitario in via Valleggio.

Abilitante alla professione sanitaria, il corso è a numero programmato, con 25 posti a cui si accede iscrivendosi, entro le 12 del 22 agosto, al test delle Professioni sanitarie che si terrà il 14 settembre in contemporanea nazionale e indicando Tpall come preferenza.

«Abbiamo lavorato alacremente, con i colleghi dell’Università dell’Insubria, per consentire l’avvio di questa nuova “triennale”, che prenderà avvio nel prossimo anno accademico, consapevoli del bisogno reale di questo tipo di figure professionali - sottolinea Giuseppe Catanoso direttore sanitario di ATS Insubria -. Possiamo affermare, senza ombra di dubbio, che i Tecnici della Prevenzione siano figure sempre più strategiche nell’ambito del “sistema salute” tanto pubblico che privato. Intraprendere questo tipo di studi, infatti, negli anni a venire, garantirà la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro in considerazione dell’ampia articolazione di competenze che fornirà il percorso universitario. Si tratta di una laurea che permetterà di lavorare a tutela della salute delle persone e della collettività e che offrirà parecchie prospettive occupazionali nel campo delle professioni sanitarie tanto negli ambiti della prevenzione, quanto in quelli della valutazione del rischio e controllo tecnico».

«Oggi più che mai è fondamentale investire nella prevenzione per la salute e la sicurezza nelle nostre comunità – spiega il professor Domenico Cavallo, ordinario di Medicina del lavoro che è tra i docenti promotori del corso –. L’avvento della pandemia di Covid-19 ha evidenziato l’importanza cruciale della prevenzione nella tutela della salute di singoli e collettività. Anche le recenti statistiche confermano quanto sia attuale e prioritario ogni sforzo per il contenimento degli infortuni sul lavoro, dato l’aumento di quelli denunciati rispetto all’anno precedente. A questa problematica si aggiunge una crescita delle malattie professionali, che rimangono ancora oggi di gran lunga la prima causa di mortalità lavoro-correlata a livello mondiale».

In questa prospettiva la figura del tecnico della prevenzione riveste un ruolo fondamentale e imprescindibile per fronteggiare il tema della tutela della salute, che richiede non solo interventi repressivi, ma soprattutto qualificate attività di prevenzione, le uniche in grado di controllare le condizioni di rischio, prima che si trasformino in un potenziale danno.

Docenti di riferimento del corso sono: Fabrizio Fattori, Francesco Gianfagna, Andrea Spinazzè e Roberto Valli. Il primo anno di Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro è dedicato prevalentemente alle attività formative di base, i due successivi invece danno maggior spazio all’erogazione di attività caratterizzanti e integrative. Il percorso prevede un approccio teorico–pratico attraverso l’erogazione di lezioni frontali, esercitazioni, e seminari. Le attività di tirocinio professionalizzante possono svolgersi nella rete formativa dell’ateneo, che coinvolge laboratori universitari, agenzie di tutela della salute, aziende socio-sanitarie territoriali e altre realtà lavorative pubbliche e private del territorio.

ATS Insubria ha svolto un ruolo chiave per la nascita del nuovo corso con la supervisione di Paolo Bulgheroni direttore del Dipartimento di Igiene e Sanità Pubblica e con Stefano Carlini dirigente delle Professioni Sanitarie che sarà referente per il tutoraggio.

Le attività del Tecnico della Prevenzione in ATS sono prevalentemente indirizzate alla progettazione, pianificazione e attuazione di controlli per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Inoltre, si occupano di campionamenti e verifiche di alimenti, acque potabili, acque di balneazione e di piscina da analizzare in laboratorio per quantificare i fattori di rischio. Tra le principali funzioni rientrano anche la gestione delle non conformità rilevate, tramite prescrizioni e sanzioni, oltre ai rapporti con l’autorità giudiziaria.

 

Tutte le informazioni sono disponibili su Uninsubria.it: 

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO)

 

 

 

Nella foto della NEWS i relatori della conferenza stampa da sinistra:

  • Professor Andrea Spinazzè, associato di Medicina del lavoro - Università degli Studi dell’Insubria
  • Professor Domenico Cavallo, ordinario di Medicina del lavoro - Università degli Studi dell’Insubria
  • Professor Alberto Passi, presidente della Scuola di Medicina - Università degli Studi dell’Insubria
  • Dottor Giuseppe Catanoso, direttore sanitario - ATS Insubria
  • Dottor Stefano Carlini, dirigente delle Professioni Sanitarie - ATS Insubria
  • Dottor Paolo Bulgheroni, direttore del Dipartimento di Igiene e Sanità Pubblica - ATS Insubria

 

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