Nasce “in”, il simbolo realizzato da ATS Insubria, che richiama i valori e l'impegno delle persone che gravitano nel mondo dell’Agenzia e che contribuiscono a promuovere la mission di ATS nella prevenzione e promozione di salute, benessere e sani stili di vita.
“in” compone la parola Insubria, si ricollega spesso a salute, accompagna termini come inclusione, insieme ma anche in compagnia, lavoro in sicurezza, una scelta di vita in movimento come strumento di prevenzione e riveste molti altri significati.
Due lettere che sono state inserite anche in un pin, una piccola spilla che vuole essere il riconoscimento tangibile per coloro che si distinguono per il loro impegno per la salute, il benessere e la promozione di sani stili di vita: indossarla significa essere ambasciatori di attività volte alla promozione della salute e dei valori di ATS Insubria, anche rispetto al benessere complessivo delle comunità.
Allo stesso modo, simboleggia la gratitudine e la riconoscenza per la dedizione e la passione anche nella collaborazione tra pubbliche amministrazioni e tutte le realtà che ruotano a vario titolo intorno all’Agenzia.
ALBO Riconoscimento “in”:
I primi “pin” sono stati consegnati da Salvatore Gioia direttore generale di ATS Insubria il 2 dicembre 2024 a:
Andrea Terranova volontario della Fondazione Giacomo Ascoli che, tra le tante attività, si occupa di garantire a bambini e ragazzi ricoverati in oncologia la didattica a distanza per continuare a seguire le lezioni dall'ospedale.
Antonietta Caracciolo, 82 anni, è volontaria CAOS, fin dalla nascita dell’associazione e in passato è stata volontaria in LILT, Croce Rossa e in molte realtà territoriali che si occupano di aiutare il prossimo.
Adele Patrini, presidente CAOS e delegata FAVO Lombardia: “Il volontariato per me ha una valenza etica, sociale e filosofica, fare volontariato significa rispondere con amore ad una richiesta di aiuto”.