Sono molte le testimonianze condivise nella giornata di chiusura del “Corso per volontari delle associazioni di volontariato oncologico”, promosso da ATS Insubria e FAVO - Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia Lombardia.

Il corso - articolato in quattro mattinate svolte in presenza a Varese, in collegamento da remoto in ASST Lariana per il territorio di Como e che ha visto il coinvolgimento di numerosi docenti per un totale di 16 ore di formazione - si è chiuso proprio in prossimità della Giornata internazionale del Volontariato, in calendario il 5 dicembre.

 

Attraverso elementi teorici, momenti esperienziali e lavori di gruppo, i volontari coinvolti hanno avuto modo di apprendere nuove competenze da impiegare durante le ore che dedicano alla cura del prossimo.

 

Recentemente le associazioni del territorio si sono ancor più diffuse, diventando, a tutti gli effetti, delle realtà sempre più significative anche per la connessione con gli ambiti sociali, sociosanitari e sanitari, in una logica di collaborazione sempre più strutturata: un volontariato qualificato che necessita di formazione continua, analogamente a quanto è previsto per le figure professionali del contesto sanitario e socio-sanitario. “Siamo molto soddisfatti di questo primo momento di formazione dedicato ai volontari in ambito oncologico – spiega il direttore generale di ATS Insubria Salvatore Gioia -. Un momento che nasce dalla richiesta di formazione continua emersa durante un tavolo di coordinamento delle associazioni che si occupano del volontariato oncologico e con le quali, oggi più che mai, è doveroso costruire delle connessioni con le pubbliche amministrazioni”.

 

A partecipare alla giornata anche l'assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso che, in collegamento, ha voluto salutare i volontari in sala per evidenziare come il loro servizio, oltre a nascere da una passione e dalla voglia di essere utile alla comunità, oggi sia sinonimo di una prestazione professionale grazie anche ai corsi di aggiornamento che la rendono sempre più efficace. Infine, ha sottolineato l’utilità che iniziative territoriali come queste vengano trasferite a tutti gli altri attori del welfare lombardo.

 

Durante la mattinata, in rappresentanza del mondo del volontariato oncologico territoriale, sono state premiate alcune persone che si sono distinte per il loro impegno. A loro, alla presenza del presidente della Commissione Welfare di Regione Lombardia Emanuele Monti, è stata consegnata un pin-spilla con il simbolo “In”, realizzato da ATS Insubria: un “distintivo” che incarna i valori e l'impegno dell'Agenzia, delle persone che ne fanno parte, dei Volontari e di tutti coloro che contribuiscono a promuovere la mission di ATS. “Si tratta di una piccola spilla che vuole essere il riconoscimento tangibile per coloro che si distinguono nel loro impegno per la salute, il benessere e la promozione di sani stili di vita – spiega il direttore Gioia -. Indossarla significa essere ambasciatori di salute e dei valori di ATS Insubria volti al benessere della comunità. Allo stesso modo, è un simbolo di gratitudine e riconoscenza per la dedizione e la passione dei volontari e sottolinea l'importanza della collaborazione tra enti del terzo settore e pubbliche amministrazioni”.

 

A ricevere il riconoscimento Andrea Terranova volontario della Fondazione Giacomo Ascoli che, tra le tante attività, si occupa di garantire a bambini e ragazzi ricoverati in oncologia la didattica a distanza per continuare a seguire le lezioni dall'ospedale, e che ha spiegato come il volontariato rappresenti per lui “la voglia di mettersi in ascolto delle esigenze degli altri per offrire loro il miglior aiuto possibile”.

Visibilmente commossa ha ricevuto il “pin” dell’Agenzia anche Antonietta Caracciolo, 82 anni, che ha seguito tutti gli incontri del corso, è volontaria CAOS, fin dalla nascita dell’associazione e che in passato è stata volontaria in LILT, Croce Rossa e in molte realtà territoriali che si occupano di aiutare il prossimo.

Particolarmente emozionata anche Adele Patrini, presidente CAOS e delegata FAVO Lombardia, tra le ideatrici del corso: “Il volontariato per me ha una valenza etica, sociale e filosofica, fare volontariato significa rispondere con amore ad una richiesta di aiuto” ha commentato ringraziando per il riconoscimento ricevuto il direttore Gioia e il presidente Monti.

 

La giornata di chiusura è stata anche l’occasione per presentare il GREDI - Gruppo di Lavoro degli ex dipendenti di ATS Insubria, nato per mettere a sistema il patrimonio lavorativo-esperienziale di chi è andato in pensione e ha deciso di continuare a supportare ed affiancare l’Agenzia in attività legate a progetti di volontariato in campo sanitario, socio-sanitario e sociale.

 

Una grande festa del volontariato, dunque, che ha permesso ad ATS Insubria anche di promuovere un Welfare sempre più inclusivo e adattabile ai bisogni emergenti in uno sforzo congiunto con il volontariato anche in virtù di un confronto costante per prendersi cura delle persone e delle comunità.  

 

Un particolare ringraziamento da parte di ATS Insubria è rivolto alle associazioni del volontariato oncologico coinvolte in questo primo percorso: AIL Associazione Italiana Leucemie, Amici di Rossella, ANDOS Insubria e Varese, Associazione Antonio Castelnuovo, Bianca Garavaglia, CAOS Centro ascolto operate al seno, Dudu’ for You, Fondazione Giacomo Ascoli, LILT Lega Italiana Lotta contro i Tumori comitati di Como e Varese, Noi Sempre Donne – Radioterapia, Saronno Point, Sulle Ali, Tra Capo e Collo, Associazione Tullio Cairoli e Varese per l’Oncologia.

 

Vuoi inviare una segnalazione di inaccessibilità di questo sito web?

Invia segnalazione

 

 

Vuoi aiutarci a migliorare l'esperienza e la qualità delle informazioni presenti all'interno del nostro sito web?

Valuta la tua esperienza

 

Torna su