La PSA negli ultimi anni si è diffusa in Europa. Nel 2017 è stata segnalata in Repubblica Ceca e nel 2018 in Ungheria, Romania, Bulgaria e Belgio, mentre nel 2014 sono stati segnalati i primi casi in Lituania, Polonia, Lettonia ed Estonia. Dal gennaio 2022 la malattia è presente anche in Liguria e Piemonte, per poi diffondersi recentemente in Lombardia ed Emilia Romagna.

A seguito di un recente focolaio rilevato in un'azienda suinicola del novarese, come previsto dall’ordinanza del Commissario Straordinario alla peste suina africana e del Presidente della Giunta Regionale e nel rispetto della normativa europea, anche alcuni comuni del territorio di ATS Insubria sono stati compresi all'interno della zona di restrizione I, ovvero una zona senza casi di PSA, ma che è considerata ad alto rischio di introduzione  perché limitrofa a zone dove la PSA è stata rilevata.

Le zone di restrizione sono territori all'interno dei quali è necessario potenziare le attività previste per il contenimento della malattia aumentando i controlli degli allevamenti di suini e rafforzando la sorveglianza sui cinghiali morti o cacciati, per verificare se siano infetti al fine di evitarne l'espansione incontrollata.

Al momento attuale si conferma che non ci sono stati casi positivi nel nostro territorio.

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