Nel corso degli anni, e durante la recente pandemia, è emerso ancora più evidente che le trasformazioni sociali, economiche e culturali, insieme ai profondi mutamenti dei legami familiari, hanno avuto un riflesso significativo sulla condizione di vita delle famiglie e dei giovani: il disagio giovanile è in netto incremento e vede tanti ragazzi incapaci di gestire le ansie e le preoccupazioni. Sono, inoltre, in aumento le situazioni di isolamento e di abbandono scolastico.  

L’Assessore alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e pari opportunità Regione Lombardia, Elena Lucchini ha spiegato: “Oggi abbiamo presentato la messa a terra di nove progetti territoriali che, tra le province di Como e Varese, ci consentiranno di valorizzare al meglio un intervento economico declinato e coordinato sulla scorta delle esigenze e potenzialità delle singole realtà provinciali. Nove progetti che testimoniano il valore dell’alleanza tra Istituzioni e Comunità educante che potenzia il nostro sistema di welfare territoriale. Regione Lombardia considera prioritaria la sua azione d'intervento per contrastare il disagio dei minori e promuovere percorsi virtuosi di buone prassi, al fine di prevenire fenomeni legati alle diverse forme di dipendenza, bullismo e cyberbullismo.

I Protocolli territoriali si ispirano a forme innovative di cittadinanza attiva, impegno e protagonismo dei ragazzi, volte al rafforzamento del ruolo sociale, alla responsabilizzazione e al senso di riappropriazione dei luoghi, attraverso il recupero di una cultura valoriale improntata al rispetto, alla legalità, alla fiducia e al senso appartenenza.

La nostra Regione ha stanziato complessivamente 2.698.000 euro, assegnati alle ATS in base al numero di minori presenti sul territorio, risorse che per noi non rappresentano una spesa ma un investimento sociale, sui nostri giovani, sul nostro futuro".

 

L’Assessore alla Cultura, Regione Lombardia, Francesca Caruso ha detto: “Bullismo e cyberbullismo sono due fenomeni preoccupanti e in continua crescita. Per questo Regione Lombardia ha stanziato fondi per prevenire, in collaborazione con ATS, il disagio giovanile e attivare una rete sul territorio che sensibilizzi e intervenga sulla problematica il più rapidamente possibile, cercando di evitare queste forme di disagio. Anche la cultura fa la sua parte: tramite l’istruzione e la formazione si può combattere questa piaga sociale”.

 

“In un momento storico in cui registriamo criticità legate alla fragilità delle giovani generazioni acuite da un contesto sociale e culturale caratterizzato da eccessiva competitività, elevate prestazioni che generano stress, problemi psicologici che, a loro volta, sovente, sfociano in vero e proprio disagio psichico. Regione Lombardia da anni lavora con attenzione su questo e l'accelerazione degli impatti psicologici connessi alla pandemia è stato affrontato prontamente anche con provvedimenti di legge innovativi quale la legge di modifica del sistema delle dipendenze in Lombardia L.23/2020 e la Legge 2/2021 concernente il contrasto ai disturbi del comportamento alimentare a supporto delle famiglie e dei pazienti. Come Commissione Welfare di Regione Lombardia siamo fermamente convinti che la prevenzione e una rete multidisciplinare di specialisti siano le strade da percorrere per affrontare in modo serio un problema attualissimo che coinvolge il sistema familiare nel complesso” è intervenuto il Presidente della Commissione IX Sostenibilità sociale, casa e famiglia di Regione Lombardia, Emanuele Monti.

 

La maggiore complessità delle problematiche delle famiglie con adolescenti, ha fatto emergere nuove domande sulle modalità per affrontare lo snodo critico del passaggio all'età adulta. Proprio per questo diventa basilare una collaborazione attiva tra famiglia, territorio e istituzioni. 

 

“Grazie ai finanziamenti di cui abbiamo potuto disporre ed al lavoro di rete realizzato dalle dott.sse Sara Gambarini e Chiara Federigi del Dipartimento Programmazione per l'lntegrazione delle Prestazioni Socio-Sanitarie, Sanitarie con quelle Sociali che, con i loro collaboratori, hanno coordinato i lavori di ATS: siamo stati il territorio che è riuscito a finanziare il maggior numero di progetti - ha dichiarato il Direttore Generale di ATS, Lucas Gutierrez. Adesso ci attendiamo che ciascun progetto possa fornire risposte adeguate al maggior numero possibile di adolescenti residenti sul nostro territorio”.  

La stesura del Piano di azione territoriale dell’ATS Insubria, ovvero gli interventi da effettuare sul territorio delle provincie di Varese e Como per prevenire e contrastare il disagio dei minori, ha preso avvio con la costituzione di 3 tavoli di lavoro, uno per ogni ASST presente in ATS Insubria, coinvolgendo i due Uffici Scolastici Territoriale di Varese e Como, gli uffici di piano e le ASST stesse. 

Sono quindi emerse le migliori esperienze già in atto su ciascun territorio e le priorità di intervento che gli attori coinvolti hanno evidenziato. Dal confronto è nato un percorso di co-progettazione che ha consentito di presentare sul territorio di ATS Insubria ben 9 progettualità - 5 nel territorio di Varese e 4 in quello di Como -, che hanno visto la partecipazione di almeno un’istituzione scolastica ed un Ufficio di piano/Comune. 

“Sull’intero territorio di ATS Insubria sono stati messi a disposizione 840.000 euro, di cui 665.000 euro finanziati attraverso ATS e 175.000 euro in cofinanziamento da parte dei soggetti partner, suddividendo i progetti tra i due territori, i 5 del territorio di Varese sono stati finanziati per 377.000 euro, mentre i 4 del territorio di Como per 288.000 euro” ha commentato il Direttore Sociosanitario di ATS Insubria, Ettore Presutto. 

Il Dirigente dell’Ufficio scolastico della provincia di Varese, Giuseppe Carcano, ha evidenziato come sia “essenziale la collaborazione che si crea fra professionisti provenienti dal mondo scolastico e da quello sanitario per dar valore ad una risposta sempre più integrata e rispondente ai bisogni delle diverse realtà scolastiche. Assicurare salute e benessere, sostenere mediante adeguati stili di vita corrette condotte relazionali e sociali e processi decisionali consapevoli oltre che prevenire comportamenti a rischio (consumo di sostanze, violenza, bullismo, cyberbullismo, comportamenti alimentari scorretti ecc.) danno unitarietà al percorso intrapreso ai fini anche di una cittadinanza sempre più responsabile. L’opportunità di creare un’alleanza continua tra ATS Insubria ed il mondo della scuola permette agli operatori di coinvolgere con sempre maggior efficacia figure specialistiche, come sta accadendo per l’attenzione al ruolo dello psicologo scolastico.” 

 

Il Dirigente dell’Ufficio scolastico della provincia di Como, Giuseppe Bonelli, ha espresso il proprio consenso rispetto al lavoro svolto sottolineando “la sinergia che si è creata con i vari enti e associazioni del territorio nella stesura del Piano d’Azione territoriale. I Progetti e le attività proposte potranno sicuramente rafforzare comportamenti positivi facendo acquisire ai giovani utili elementi che consentano loro di divenire pienamente protagonisti nel contesto culturale in cui vivono e contrastare i fenomeni di disagio.” 

 

Nella foto da destra a sinistra Giuseppe Carcano Dirigente Ufficio scolastico della provincia di Varese, Francesca Caruso Assessore alla Cultura, Regione Lombardia, Elena Lucchini Assessore alla Famiglia, disabilità e pari opportunità - Regione Lombardia, Lucas Gutierrez Direttore Generale ATS Insubria, Emanuele Monti Presidente Commissione Sostenibilità sociale, casa e famiglia, Regione Lombardia, Sara Gambarini Direttore Dipartimento Pianificazione e Percorsi Sociosanitari Integrati ATS Insubria, Chiara Federigi Responsabile Gestione Monitoraggio Progettualità Famiglia e Fragilità ATS Insubria e Ettore Presutto Direttore Socio-sanitario ATS Insubria.

 

In allegato la presentazione dei progetti

 

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