Le ex Guardie Mediche di Cantù, Varese e Cittiglio si sono trasferite in sedi ancora più vicine ai cittadini.
La Continuità Assistenziale di Cantù dal 12 dicembre si trova in via Domea, n. 4 nella Casa di Comunità canturina presso il Presidio Ospedaliero Sant’Antonio Abate, quella di Varese dal 14 dicembre è all’interno della Casa di Comunità in via Monte Rosa, n. 28 e quella del distretto lavenese dal 19 dicembre è nella Casa di Comunità di via Ceretti, n. 8 a Laveno Mombello.
“Come previsto nel PNRR e nel testo della Riforma del Sistema Socio-Sanitario Lombardo, le Case della Comunità concretizzano un luogo fisico, in cui si trovano i servizi necessari per garantire la salute di “prossimità” e avviano un modo di concepire la sanità più vicino al cittadino e alla sua famiglia, integrando assistenza ospedaliera, sociosanitaria e sociale in un percorso di cura globale della persona” dichiarano dalla direzione di ATS Insubria.
Si ricorda che il servizio si attiva sempre, previa chiamata telefonica, componendo il numero 116 117 a cui risponde la Centrale Operativa Regionale, che inoltra le richieste in base alla residenza dell’assistito o alla provenienza della chiamata. I Medici di Continuità Assistenziale proseguono l’attività del Medico di Medicina Generale o del Pediatra di Libera Scelta, dalle ore 20.00 alle ore 8.00 tutti i giorni e dalle ore 8.00 alle ore 20.00 sabato, domenica e giorni festivi e prefestivi infrasettimanali.
I Medici di Continuità Assistenziale forniscono un servizio per problematiche che non possono essere rinviate al proprio medico e offrono un consiglio telefonico, se la problematica può essere risolvibile in questo modo, oppure invitano il paziente a raggiungere la sede per una valutazione ambulatoriale. I Medici di Continuità Assistenziale, se lo ritengono necessario, possono effettuare una visita a domicilio, o attivare il Servizio di Emergenza Urgenza.