L’epidemia di COVID-19, dopo la curva d’improvvisa ascesa di marzo-aprile 2020, in giugno è ritornata a livelli più bassi riconducibili a una condizione di moderata “endemia”, con un tasso d’incidenza settimanale inferiore o di poco superiore a 10 casi per 100.000 abitanti.
ATS per monitorare l’andamento della malattia - da luglio fino alla fine del 2020 - ha presentato un progetto, inviato alla Regione Lombardia, seguendo le indicazioni riportate nella deliberazione regionale DGR/3323 del 30/06/20: “Studio descrittivo della distribuzione geografica dei casi di COVID-19 finalizzato a individuare aree a maggior rischio di infezione in ATS Insubria”.
Lo scopo principale di tale progetto è eseguire un monitoraggio settimanale dell’andamento dell’incidenza in ciascuno dei 16 Ambiti Territoriali presenti in ATS Insubria per individuare aree con maggior frequenza della malattia, il loro coincidere con la presenza di focolai epidemici, il loro persistere o meno nel tempo e le caratteristiche principali dei casi - sesso, età, verosimile luogo di trasmissione -. Il periodo estivo-autunnale è sufficientemente lungo per mappare la diffusione della malattia, cogliere i segni di un incipiente rialzo dell’incidenza e suggerire eventuali provvedimenti sanitari atti a scongiurare una seconda ondata, che in assenza di aggiuntivi fattori di rischio potrebbe ripresentarsi nel periodo invernale del prossimo anno. I dettagli del progetto e del suo progressivo svolgimento, nell’arco dei prossimi mesi, possono essere forniti solo a strutture sanitarie come ospedali, medici di medicina generale e pediatri di famiglia-.
Maggiori informazioni, inoltre, possono essere richieste inoltrando una mail al seguente indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
