Ai nastri di partenza il progetto CReG - Chronic Related Group - che prevede percorsi assistenziali personalizzati per le patologie croniche, con la costituzione di cooperative formate da Medici di Famiglia per seguire al meglio i pazienti affetti da patologie croniche, prendendo in carico gli assistiti che si impegnano a sottoscrivere un’adesione concordata e formale al percorso assistenziale proposto, rispettando i protocolli previsti per la loro patologia.

Per ATS Insubria sono intervenuti la Dott. ssa Anna Maria Maestroni Direttore Sanitario, il Dott. Patrizio Frattini Direttore Dipartimento Cure Primarie e la Dott. ssa Maria Cristina Della Rosa Direttore Assistenza Medica di Base; sono entrati più dettagliatamente nel merito per CVS Cooperativa Sociale Varese Salute il Presidente Dott. Mauro Pigni e la vice Presidente Dott.ssa Giovanna Scienza, il Dott. Mario Bernasconi Presidente COSMA 2000 e il Dott. Leonardo Vegetti Presidente Gst - Gestione servizi territoriali sociosanitari SCA MMG.

La sperimentazione, voluta da Regione Lombardia, stabilisce una continuità di azione a cominciare dalla cura personalizzata, fino a garantire il supporto necessario per la domiciliazione delle prestazioni per monitorare e consentire il controllo e la cura costante. I CReG permettono di assistere in modo ancor più appropriato questi pazienti con indiscutibili benefici per la sua salute e per tutta la comunità.

I CReG coinvolgono gli assistiti affetti da alcune malattie croniche - in particolare ipertensione arteriosa, diabete mellito, scompenso cardiaco, asma bronchiale e bronchite cronica ostruttiva - assicurando una gestione, efficiente ed efficace dei pazienti con le patologie sopraelencate: è ampiamente dimostrato, che un’ottimale assistenza, riduce l’insorgenza delle complicanze, che possono invalidare la persona e ridurre qualità e aspettativa di vita.

Tra i vantaggi il rinforzo nel rapporto di fiducia con il Medico di Famiglia che propone un piano di cura personalizzato, il PAI – Piano Assistenziale Individuale, basato su un protocollo di cura e di indagini diagnostiche, condiviso con il paziente, per pianificare il controllo della “cronicità”. Il Patto di cura viene sottoscritto per condividere l’impegno ad eseguire i controlli previsti e condivisi con il Medico di Famiglia, che è riferimento ma anche alleato nella cura della malattia cronica e si avvale di un Centro Servizi per gestire prenotazioni e appuntamenti relativi ai controlli periodici previsti e provvede a ricordare le principali scadenze.

 

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