ATS Insubria è tra le prime aziende sanitarie della Lombardia ad avviare 13 progetti di smart working, al termine di un percorso di condivisione avviato con la partecipazione attiva dei sindacati, in attuazione dell'art. 14 della legge n. 124/2015 e della legge n. 81/2017.

Lo smart working promuove il miglioramento della conciliazione vita-lavoro, l’incremento del benessere organizzativo, della motivazione del personale, oltre a favorire l’aumento della produttività, la riduzione dell’assenteismo e a contribuire alla riduzione dell’impatto sull’ambiente in termini di traffico ed inquinanti.

La sperimentazione di lavoro “agile”, in fase di attivazione dal 1° gennaio 2019, vede coinvolti, in questa prima fase, gli operatori di ATS Insubria che svolgono attività ispettiva. I dipendenti potranno esercitare le prestazioni lavorative, in modalità ordinaria, dalla propria residenza. La consueta attività lavorativa potrà, essere svolta, quindi, per tre giorni al mese, indifferentemente da casa o dall’ufficio, consentendo in questo modo a ciascun fruitore dello smart working di razionalizzazione tempi e luoghi di svolgimento della propria prestazione, facilitata dagli attuali strumenti di lavoro che consentono un collegamento con gli applicativi e con i data base aziendali anche da remoto.

ATS Insubria si propone di sviluppare il progetto di “smart working” promuovendo politiche di genere e di pari opportunità, in continuità con le azioni già avviate in materia di orario di lavoro. "L’Agenzia - spiegano dalla Direzione - prosegue nella valorizzare di una gestione responsabile del lavoro da parte degli operatori considerati come la vera risorsa strategica dell’ATS, sulla quale investire".

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