Campi elettromagnetici: uso responsabile di mobile e supporti elettronici

 

Il progetto di comunicazione per un utilizzo consapevole dei “telefonini”, e non solo, nasce da un accordo tra Comune di Varese e Agenzia di Tutela della Salute dell'Insubria, che condividendo, l’obiettivo di tutelare la salute dei cittadini, promuovono una campagna di prevenzione per l’uso dei dispositivi mobile e di promozione di corretti stili di vita nella fascia adolescenziale.

 

ATS Insubria, con il contributo del Comune di Varese ha approfondito le attuali abitudini giovanili relative al sempre maggior utilizzo dei mezzi di comunicazione per realizzare locandine e pieghevoli da distribuire a pre-adolescenti e adolescenti con l’obiettivo di comunicare un uso consapevole dei “telefonini”, promuovendo anche stili di vita più salutari.

 

La campagna Se lo conosci lo usi al meglio! è quindi un’occasione per consegnare ai ragazzi un pieghevole smart e molto immediato nella comunicazione relativa alle onde elettromagnetiche e all’uso corretto dei dispositivi mobile per fornire alcuni fondamentali parametri legati alla cultura della salute e per contrastare in particolare sedentarietà e sovrappeso.

 

Le locandine saranno proposte per l’affissione in tutti i luoghi di grande passaggio della comunità varesina, perché un utilizzo sostenibile dei dispositivi mobile è consigliato a tutti indistintamente.

 

Sono stati realizzati 10.000 pieghevoli e 2.000 locandine, che verranno distribuiti a scuole, palestre, società sportive, informa-giovani, biblioteca, pediatri, ambulatori pediatrici e vaccinali. 

Per richiedere il materiale è possibile contattare l’ufficio tutela ambientale del Comune di Varese.

 

L’Assessore comunale ad ambiente benessere e sport Dino De Simone ha rimarcato il fortunato sodalizio con ATS e con il team che ha consentito la realizzazione della campagna promozionale. Il numero uno di via Copelli ha poi voluto porre l’accento “sull’importanza della consapevolezza e della sostenibilità nell’uso dei mobile, per questo coinvolgeremo le scuole di Varese per la diffusione di questi prodotti comunicativi”.

 

Il Dott. Raffaele Pacchetti Responsabile Promozione della Salute, portando i saluti della Direzione di ATS Insubria ha sottolineato che “Il Direttore Generale Dott. Paola Lattuada ha caldeggiato e sostenuto il progetto fin dall’inizio. – ha poi proseguito - Si è deciso di sfruttare la possibilità offerta dalla collaborazione con il Comune di Varese per ribadire la necessità di sensibilizzare i ragazzi e le loro famiglie alla necessità di riscoprire il piacere di muoversi, lasciando da parte, ogni tanto, gli strumenti tecnologici per incontrarsi di persona e sbrigare alcune faccende muovendosi e spostandosi autonomamente”.

 

La dottoressa Nadia Bianchi - Responsabile Radioprotezione ATS Insubria ha fornito alcuni interessanti dati e approfondimenti tecnici tratti da questionari somministrati a 227 alunni  di una scuola media  di Varese  a titolo di esperimento pilota  nel 2011,  relativi al “rapporto cellulari attivi/componenti della famiglia è pari a 0.93 nelle classi prime e sale e si assesta a 0,97 nelle classi seconde e terze. Il rapporto cellulare personale/alunno è pari a 0,7 a 1 nelle prime, per giungere ad un rapporto 0,91 a 1 nelle seconde e terze.

Le funzioni espletate mediante il cellulare che è ritenuto, prevalentemente, uno strumento duttile, da oltre il 70 % degli alunni di tutte le classi, sono:

Comunicazione verbale: 20-26% (almeno 5 e più telefonate/die),

Invio sms/mms: 32 % classi prime, 68-70% classi seconde e terze (almeno 5 sms e mms/die).

Connessione a internet: 23% prime, 45 % seconde e 53% terze, con un trend in crescita che giustifica l’ampliamento in progetto da parte dei Gestori di telefonia mobile, in un prossimo futuro, degli impianti stazioni radio base per supportare maggiormente anche questa funzione wap.

Tra gli aspetti, considerati negativi dal punto di vista sanitario, in merito alla modalità di impiego del cellulare, vanno sottolineati :

  • il non impiego dell’auricolare 63%, 57% e 68% (dalle prime alle terze);
  • l’accensione del cellulare anche di notte: 37%, 59%, 70 %, con un trend in

crescita tra le prime e le terze classi.

Inoltre, le antenne delle stazioni radio base non sono particolarmente vicine alle abitazioni degli alunni <36% e quindi l’esposizione maggiore è relativa al terminale mobile.

Quale fosse il ruolo delle stazioni radio base era noto ad oltre il 93% degli alunni anche  se, una percentuale variabile tra il 19 % in prima e del 16 e 12 %, rispettivamente in seconda ed in terza, non avevano ben focalizzato l’importanza. La conoscenza reale di cosa fossero i campi elettromagnetici, quali gli effetti era limitato al 50%.

Che le stazioni radio base fossero sorgenti di campi elettromagnetici era noto ad oltre il 77% degli alunni.

Mentre, che il telefono cellulare fosse fonte di campi elettromagnetici era noto solo ad una percentuale di alunni compresa tra il  57 al 69% e non si erano mai interessati in una percentuale tra l’11% nelle prime ed il 3% nelle terze.

Sulla scorta  della Monografia IARC  n.102 che ha focalizzato l’attenzione sui terminali mobili (cellulari)  come potenziali fonti di un rischio sanitario ancora non ben quantificato (anche a seguito dei risultati dello studio multicentrico Interphone) e dello studio Mobikids, di cui si conosceranno i risultati  solo dalla metà del prossimo anno 2018.

In accordo con le indicazioni OMS si ritiene  doveroso  ai fini dell’educazione sanitaria e  della tutela della salute, anche in una situazione di incertezza scientifica, ma adottando il Principio di Cautela, proseguire nella collaborazione con il Comune di Varese, cercando una modalità comunicativa più moderna, diretta ed efficace nel portare l’informazione ai giovani”.

Vuoi inviare una segnalazione di inaccessibilità di questo sito web?

Invia segnalazione

 

 

Vuoi aiutarci a migliorare l'esperienza e la qualità delle informazioni presenti all'interno del nostro sito web?

Valuta la tua esperienza

 

Torna su