Un retinografo, un biotesiometro e un doppler oltre a una borsa di studio per una dietista. Sono i doni dell’Associazione Provinciale Diabetici di Como alla Diabetologia del Poliambulatorio di via Napoleona consegnati stamattina ufficialmente alla Direzione dell’Asst Lariana, ai medici e agli infermieri del reparto che segue 3.800 l'anno.
Un contributo importante, del valore complessivo di 5mila euro, che si inserisce in un rapporto di consolidata collaborazione con la struttura comasca e che mira a fornire ulteriori armi diagnostiche per combattere una patologia di cui è affetta il 7% della popolazione e spesso è misconosciuta. Ogni tre persone malate, infatti, ce n’è una che non sa di averla.
Prevenzione e corretti stili di vita, diagnosi precoce e aderenza alle terapia sono i tasti su cui hanno spinto oggi sanitari e volontari, rappresentati dal direttore sociosanitario Vittorio Bosio, dal direttore della Direzione delle Attività Cliniche del Territorio e responsabile della Diabetologia di via Napoleona Giuseppe Carrano, la caposala Rosella Maffia e il presidente dell’associazione Rocco Belmonte.
Sul fronte delle tecnologie, il retinografo ricevuto in regalo sarà in funzione dai primi di maggio. Si utilizzerà per analizzare il fondo oculare e la retina, la membrana nervosa dell’occhio dove si formano le immagini che vediamo, che può essere danneggiata dalla malattia. Il biotesiometro servirà per valutare la sensibilità vibratoria e consentirà di fare uno screening dei pazienti con neuropatia sensitiva. Il doppler, infine, sarà impiegato per studiare la circolazione degli arti inferiori. Nelle prossime settimane poi sarà bandita una borsa di studio per una dietista da inserire nel Poliambulatorio di Ponte Lambro.
La collaborazione con il reparto di via Napoleona prosegue da anni anche sul fronte dell’informazione alla popolazione e agli operatori sanitari. Il 27 maggio, infatti, è in programma un workshop a Villa Olmo intitolato “Corretti stili di vita e attività fisica per il benessere della persone”. L’ingresso è libero.
Inoltre, è stato messo a punto un progetto insieme all’associazione “Cultural Frame of food”, intitolata al medico Alfredo Vanotti, presentato dalla dottoressa Amelia Locatelli, sullo stato di fragilità nutrizionale, da preservare attentamente per mantenere un buono stato di salute. Anche facendo attenzione alle etichette di ciò che si compra al supermercato.
La donazione per la Diabetologia è stata l’occasione per fare il punto sulle attività del Poliambulatorio di via Napoleona.
Come ha ricordato il dottor Carrano, ogni anno si rivolgono alla struttura oltre 250 mila persone. Le prestazioni erogate sono 800 mila e, nel tempo, sono diventate sempre più complesse. Si curano casi e patologie sempre più complicate.
L’implementazione di servizi nell’ex ospedale comasco non si ferma. E’ proprio di questa settimana l’avvio di un ambulatorio dedicato alle consulenze sulle cure palliative domiciliari, organizzato dal Dipartimento Interaziendale di cure palliative e dall’associazione Palma. L’iniziativa sarà presentata ufficialmente dopo Pasqua.
In progetto c’è anche lo spostamento nel Monoblocco del Consultorio del San Martino, del settore Vaccinazioni dal centro di Como oltre che delle attività distrettuali. Ricollocazioni che seguono a quella della Medicina Legale, in via Napoleona da settembre dello scorso anno.
Tra i lavori a cui sta pensando l’azienda c’è, in primis, la ristrutturazione del Cup Cassa.
Da ricordare che con l’appalto dell’adeguamento antincendio da 5 milioni di euro – il cantiere chiuderà a fine anno – c’è stata la possibilità di attuare un restyling di tutti i 7 piani del Monoblocco, dove sono stati rifatti controsoffitti, pavimenti e tinteggiature per renderli più accoglienti sia per i pazienti che per gli operatori.
Da un punto di vista organizzativo, dall’inizio dell’anno sono stati effettuati alcuni traslochi: nella Palazzina ex Direzione è stata trasferita la sede del Dipartimento di Salute Mentale che è stato integrato con la UOC Dipendenze andando a costituire il Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze, così come previsto dal nuovo piano di organizzazione aziendale attualmente al vaglio della Regione.