Presentati all’ospedale Sant’Anna i dati relativi all’attività di prelievo dei presidi dell’Asst Lariana. L’Azienda ha promosso anche una campagna per la donazione delle cornee
Un gesto di estrema generosità che ha consentito di salvare 450 vite dal 1973 al 2016. Sulla donazione d’organi, scelta solidaristica che fa la differenza per le persone in attesa di trapianto di cuore, rene, fegato, pancreas e polmone, che testimonia l’altruismo di 162 comaschi su 237 pazienti deceduti potenziali donatori, l’Azienda socio sanitaria territoriale Lariana ha stilato un bilancio dell’attività che comprende anche altre “voci” quali il prelievo di tessuti muscolo-scheletrici, delle cornee e del sangue cordonale.
Nel dettaglio, i dati relativi al 2016 sono stati illustrati da Fabio Banfi, direttore sanitario dell’Asst, Mariangela Ferradini, responsabile del Coordinamento Provinciale Prelievo Organi, che poi, insieme a Carla Longhi, direttore dell’Unità Operativa Hospice – Cure Palliative, ha presentato la campagna di informazione e sensibilizzazione “Doniamo le cornee – Restituiamo la gioia di vedere”. Sono intervenuti anche Vincenzo Zottola, primario dell’Ortopedia e Traumatologia, e il dottor Marco Micucci dell’Hospice di Mariano.
I numeri
L’analisi dei numeri, concernenti gli ospedali Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, il primo nel comasco ad aver cominciato 43 anni fa, Sant’Antonio Abate di Cantù e “Felice Villa” di Mariano Comense, gli unici tre attualmente impegnati in questo settore in tutta la provincia oltre al presidio di Menaggio, ora dell’Asst Valtellina e Alto Lario, evidenziano per il 2016 rispetto al 2015 un aumento del numero dei prelievi multiorgano – questi effettuati esclusivamente nel presidio di San Fermo -, mentre subiscono una leggera flessione quelli di cornee e tessuti pur rimanendo all’interno degli standard regionali.
“Si tratta di un‘attività multidisciplinare che nel tempo ha portato molti risultati – ha dichiarato Mariangela Ferradini - . I donatori di organi effettivi sono stati 8 nel 2016, 7 nel 2015, su un totale di 13 potenziali donatori segnalati all’équipe, 12 nel 2015. Le opposizioni dei familiari alla donazione sono state 3, in un caso, invece, è stata individuata l’inidoneità clinica del donatore e nell’altro – si trattava di un neonato – non c’erano riceventi in Italia o in Europa. I prelievi multiorgano, che possono comprendere anche cornee, valvole cardiache, cute e tessuto muscolo-scheletrico - si effettuano esclusivamente all’ospedale Sant’Anna da pazienti in carico alle Rianimazioni I e II”.
Per quanto riguarda le cornee, i donatori nei tre ospedali dell’Asst Lariana sono stati 121 (242 cornee), contro i 147 del 2015 (escluso l’ospedale di Menaggio). Il direttore sanitario Fabio Banfi, che ha sottolineato l’impegno degli operatori dei tre presidi su questo fronte e il valore aggiunto da un punto di vista etico di questa attività, ha annunciato sul fronte dei prelievi di cornee la volontà aziendale di potenziarlo nel corso del 2017.
La campagna
L’Asst Lariana ha predisposto una campagna informativa e di sensibilizzazione, destinata sia alla cittadinanza sia agli operatori, dal titolo “Doniamo le cornee – restituiamo la gioia di vedere”. Sono 5mila le brochure che saranno distribuite all’interno degli ospedali e delle strutture aziendali e 50 i poster che saranno affissi in quelle sedi.
Redatta in collaborazione con l’U.O. Hospice-Cure Palliative, il materiale cartaceo illustra che cosa sono le cornee, come possono essere utilizzate le cornee donate, quando può avvenire il prelievo, come si effettua e in quali casi. “L’Hospice è un luogo in cui il dialogo con le famiglie è costante e intenso – ha sottolineato il primario Carla Longhi. C’è tempo per valutare e decidere e ci siamo accorti che quando i parenti scelgono la donazione, questa aiuta a dare senso a un percorso lungo e difficile e contribuisce alla rielaborazione del lutto. La donazione a Mariano è possibile grazie all’impegno della Chirurgia del presidio di Cantù, che invia un’èquipe al “Villa” per i prelievi”.
Per quanto concerne il tessuto osseo da vivente, ovvero quello che si può prelevare nel corso di un intervento per sostituzione della testa del femore con una protesi, che altrimenti andrebbe buttato, i donatori in Asst sono stati 30 (34 nel 2015), Di questi, 27 al Sant’Anna e 7 al Sant’Antonio Abate.
In questi casi, il tessuto recuperato, conservato nella Banca dell’Osso al “Gaetano Pini” di Milano, può essere riutilizzato per ricostruzioni in pazienti che hanno subito gravi traumi o per quelli che hanno difetti ossei a seguito di tumori o altre gravi malattie ossee, come ha spiegato il dottor Zottola.
Il sangue cordonale
Il sangue cordonale è il sangue del neonato (50-150 ml) che viene prelevato dai vasi sanguigni del cordone ombelicale al termine del parto e contiene cellule staminali del sangue dette "emopoietiche" che possono essere impiegate nella cura di bambini e adulti affetti da gravissime malattie.
Il prelievo è possibile anche all’ospedale Sant’Anna, dove viene effettuato nel 5,8% dei parti (circa 1900 parti l’anno). Informazioni e modulistica su questo tema, presentato anche nei corso pre-parto, è consultabile da oggi sul sito dell’Asst Lariana nella sezione del Coordinamento provinciale Trapianti, dell’Ostetrica e Ginecologia e nel Percorso Nascita.
Il consenso
Tutti i cittadini maggiorenni possono dichiarare in vita la propria volontà in materia di donazione di organi e tessuti dopo la morte. Il Coordinamento Locale Trapianti si è attivato a partire dal 2015, insieme all’allora Asl di Como, per promuovere l’espressione della volontà di donare organi e tessuto presso le Anagrafi dei Comuni della provincia di Como. Al 31 dicembre del 2016 hanno aderito al progetto 78 comuni su 150. Le dichiarazioni di volontà raccolte dagli Uffici Asl-Ats Insubria, inserite nel Sistema informatizzato Trapianti (SIT), sono state sino alla fine del 2016 801, di questi 168 si sono opposti. Da questa cifra sono esclusi i Comuni che hanno direttamente provveduto a inserire nel database i consensi raccolti.
Sono cinque i modi per esprimere il proprio consenso o dissenso. In primo luogo si può richiedere, compilare e firmare il modulo “Dichiarazione di volontà alla donazione di organi e tessuti” presso il proprio medico di base o la propria Ats.
In alternativa, si può compilare e firmare il modulo presso l’Ufficio Anagrafe dei Comuni aderenti al progetto al momento del rilascio/rinnovo della carta d’identità.
Altrimenti è possibile compilare e firmare la tessera o l’atto olografico dell’Associazione Italiana per la Donazione di Organi tessuti e cellule oppure, da tenere con sé tra i propri documenti personali, il “tesserino blu” consegnato dal Ministero della Salute (documento non registrato nel sistema). L’ultima modalità è l’atto olografico: il consenso o il dissenso possono essere scritti su un comune foglio bianco che riporti nome, cognome, data e luogo di nascita, data e firma del donatore, da portare sempre con sé tra i documenti personali.