Il primo a nascere dopo lo scoccare della mezzanotte all’Ospedale Filippo Del Ponte di Varese è stato Jacopo, un maschietto di 3410 grammi, venuto alla luce alle 04:44. L’ultimo lieto evento del 2016, invece, è stato registrato alle 15:45: Sofia, così si chiama l’ultima nata dell’anno appena chiuso, è stato il neonato numero 3005 ad affacciarsi al mondo nel reparto di Ostetricia dell’Ospedale varesino.

 

“Nonostante la tendenza ad una contrazione delle nascite cominciata a livello nazionale e regionale già dagli anni 2009-2010 e da allora mai arrestata, anche quest’anno sono stati superati a Varese i 3000 parti, confermando il punto nascita del Del Ponte tra i primi punti nascita per volumi dell’intera Regione Lombardia e punto di riferimento di tutta la nostra area territoriale sia per la patologia della gravidanza che per le problematiche neonatali” - commenta il Dott. Massimo Agosti, Direttore della Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale e Pediatria del Verbano e Direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’ASST Settelaghi - “Proprio nelle ultime ore del 2016 abbiamo gestito un trasporto neonatale d’emergenza per assistere nella nostra terapia intensiva neonatale un neonato ricoverato presso un altro ospedale che necessitava di cure più specialistiche”.

 

Il ruolo di centro di riferimento per la patologia materno-fetale e la presenza dell’unica terapia intensiva neonatale di tutto il territorio spiegano non solo la capacità attrattiva esercitata da questo punto nascita, ma anche l’elevato numero di neonati prematuri nati a Varese: nel 2016 sono stati oltre 270 (tra cui 60 prematuri molto precoci, cioè sotto le 31 settimane di gravidanza).
Le gravidanze gemellari, altra situazione di particolare criticità, sono state più di 80 (di cui 2 trigemine).
Le donne al primo parto rappresentano il 51% del totale delle neo-mamme assistite al Del Ponte e quasi l'80% di tutti i parti è avvenuto per le vie naturali, senza necessità di ricorso alla sala operatoria.

 

“Un tasso così basso di tagli cesarei rappresenta un risultato di tutto rispetto, soprattutto se raggiunto da un centro come il nostro che convoglia casi ad elevata complessità” spiega il prof. Fabio Ghezzi, Direttore della Ginecologia e Ostetricia del nosocomio Varesino, che nell’anno appena concluso ha avviato un percorso di integrazione con il punto nascita di Tradate e che comprenderà, nel 2017, anche la Ginecologia e Ostetricia di Cittiglio. “Stiamo dando vita ad una grande squadra di ginecologi a livello aziendale.- aggiunge il prof. Ghezzi - Un gruppo unito, capace di confronto e di scambio reciproco, che lavorerà in maniera sempre più uniforme nei tre punti nascita della nostra ASST e con risultati sempre più elevati”.

 

Per quanto concerne gli altri due punti nascita dell’ASST dei Sette Laghi, Tradate e Cittiglio, per entrambi è stata superata la soglia dei 500 nati/anno: Cittiglio ha chiuso lo scorso anno con 538 neonati, mentre a Tradate hanno visto la luce 642 neonati nel 2016. Il primo fiocco esposto al Galmarini alle 07.36 è azzurro, è un bimbo di 3130 gr che si chiama Riccardo. A Cittiglio infine l’ultima nata del 2016 si chiama Irene (ore 9.35 del 31.12).

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