L'Associazione Tincontro, il 6 dicembre, ha consegnato, al reparto di neonatologia del "Ponte" di Varese, diretto dal dr. Massimo Agosti, una culla ipotermica, preziosissima per contenere efficacemente i danni neurologici nei neonati che hanno avuto un episodio di asfissia.

Il “progetto La Culla di Alessandro”, scaturisce dall’iniziativa dei genitori di un bimbo di nome Alessandro, che a poche ore dalla sua nascita, ha smesso di respirare a causa di un’asfissia perinatale. Prontamente rianimato dal personale medico, Alessandro è stato sottoposto a ipotermia terapeutica. Se oggi Alessandro può sperare di condurre un’esistenza normale è proprio grazie alla culletta ipotermica che, sotto il controllo dei Medici e gli operatori sanitari della Neonatologia e della Terapia Intensiva Neonatale, lo ha accolto per 72 ore, rallentando il metabolismo cerebrale e arginando la morte neuronale.
L’asfissia perinatale è infatti una gravissima situazione che si verifica prevalentemente nei nati a termine, con un’incidenza di 1-4 per mille nati. Costituisce ancora oggi la principale causa di mortalità del neonato a termine e nei sopravvissuti può determinare importanti conseguenze neurologiche permanenti a cui si associano gradi di disabilità anche gravi.
Il trattamento ipotermico consente di contenere efficacemente i danni neurologici, riducendo sensibilmente la mortalità dei neonati con encefalopatia ipossico-ischemica e limitando nei sopravvissuti il grado di disabilità.

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