Venti pannelli di splendide fotografie d'autore raffiguranti aurore boreali decorano il corridoio del primo piano dell’Ospedale Del Ponte, quello che i futuri genitori percorrono per accedere alle sale parto.
L'iniziativa è del prof. Fabio Ghezzi, direttore della Ginecologia e Ostetricia A dell'Ospedale Del Ponte, che ha chiesto e trovato al riguardo la collaborazione della Fondazione Il Ponte del Sorriso onlus, che ha donato le meravigliose stampe, opera del fotografo Sergio Pitamitz.

 

“L’idea nasce innanzitutto dal desiderio, fortemente perseguito nel mio reparto, - spiega il prof. Ghezzi - di rendere l’ambiente ospedaliero più accogliente per le pazienti e i loro cari, ma anche per i dipendenti stessi, conferendo una dimensione più amena alla struttura di cura. Se infatti il compito primario delle strutture sanitarie è quello di curare al meglio le persone, ciò non toglie che valori aggiunti e non essenziali come l’attenzione agli aspetti estetici esercitino un influsso positivo sulla dimensione psicologica dell’assistenza. Interventi per rendere l’ambiente confortevole e gradevole non sono in contraddizione col compito primario di garantire l’appropriatezza delle prestazioni sanitarie, ma fanno parte di quel processo di umanizzazione in ambito ospedaliero che coinvolge in primis aspetti organizzativi e relazionali dell’assistenza, ma anche aspetti di accoglienza e ospitalità”.

 

Un concetto ancora più valido se applicato in un reparto come quello di maternità, dove, nella maggior parte dei casi, non si assistono persone malate, ma si accompagnano le donne in un momento naturale della vita come è il parto. La cura del luogo del parto procede parallelamente a tutti gli sforzi messi in atto per il miglioramento del parto stesso, dal rispetto della fisiologia alla demedicalizzazione dell’evento nascita, con la creazione di percorsi dedicati alle gravidanze a basso rischio con gestione totalmente a carico delle ostetriche.

 

“Sono state scelte delle aurore boreali perché è un fenomeno - spiega il prof. Ghezzi - che si presenta ogni volta con forme, colori, intensità ed estensione molto varie. E’ un esempio della bellezza della natura, un fatto curioso dell'universo dietro al quale si cela una festa di luci, il cui inizio non è mai prevedibile a tavolino, che ci fa posare lo sguardo sull'infinito di cui siamo tutti solo una piccola parte. In questo mi ricorda la nascita, con la sua imprevedibilità, unicità e irripetibilità. Ho pensato che lo spettacolo naturale tanto splendido e fiabesco dell’aurora boreale potesse essere un buon accompagnamento per i genitori che si apprestano a vivere la nascita del loro bambino”.

 

Le fotografie esposte sono tutte opere del fotografo professionista Sergio Pitamitz, di origine varesina, fotografo naturalista che ha lavorato con tutte le più importanti testate di viaggi e natura del mondo, inclusa la National Geographic Society. L’incontro tra Pitamitz e il Prof. Ghezzi, avvenuto casualmente alcuni anni or sono, aveva già dato vita nel 2009 all’iniziativa che portò ad abbellire con fotografie sul tema della maternità nel mondo le pareti del reparto di Ostetricia e del CUP dell’Ospedale del Ponte.

Questa volta la riproduzione e stampa delle fotografie delle aurore boreali è stata resa possibile dalla collaborazione preziosissima della Fondazione Ponte del Sorriso onlus.

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