Regolamenti per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità | Sotto-categorie: 1 | File: 2 |
Whistleblowing La Legge 6 novembre 2012, n. 190 ha introdotto nel nostro ordinamento l'istituto giuridico del whistleblowing. La ratio della norma è la tutela del dipendente che segnala illeciti da possibili azioni discriminatorie o ritorsive. L'istituto è stato inizialmente disciplinato dall'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), che è intervenuta con la determinazione n. 6 del 28 aprile 2015 recante "Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblowing)" per fornire indicazioni alle pubbliche amministrazioni sui necessari accorgimenti - anche tecnici - da adottare per dare effettiva attuazione alla disciplina. Le tutele sono state quindi rafforzate dalla Legge 30 novembre 2017 n. 179, "Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato". In ultimo il legislatore è intervenuto sulla materia con il Decreto Legislativo 10 marzo 2023, n. 24 “Attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalazioni violazioni delle disposizioni normative nazionali”.
Il decreto interviene apportando significative modifiche rispetto alla normativa previgente, in particolare: - estendendo la platea dei soggetti che possono effettuare la segnalazione; Con deliberazione n. 613 del 05.10.2023 ad oggetto "Regolamento per la gestione delle segnalazioni di violazione del diritto dell'unione e delle disposizioni normative nazionali e relative forme di tutela (Whistleblower)", l’Agenzia ha disciplinato la gestione delle segnalazioni pervenute tramite il canale “interno” istituito da ATS Insubria, come previsto dall’art. 4 del D.lgs. n. 24/2023, ed il sistema di tutele previste dalla normativa vigente.
MODALITA' DI TRASMISSIONE DELLA SEGNALAZIONE ANAC ha individuato quale strada prioritaria per tutelare la riservatezza del segnalante la gestione informatizzata delle segnalazioni. A tale fine le segnalazioni dovranno essere effettuate:
1) prioritariamente mediante l'utilizzo della piattaforma web dedicata; 2) in alternativa:
- in forma cartacea: mediante il servizio postale, con busta chiusa indirizzata al RPCT ATS dell’Insubria – Via O. Rossi, n. 9 - 21100 Varese; A garanzia della riservatezza, per beneficiare della tutela prevista dal D.Lgs. n. 24/2023, il segnalante deve inviare il modulo compilato e gli eventuali allegati utilizzando tre buste chiuse:
- mediante incontro diretto: richiedendo un appuntamento, in via riservata, al RPCT che è tenuto a fissare l’audizione entro un termine ragionevole, non superiore a sette giorni dalla richiesta.
I dati di contatto del RPCT sono pubblicati sul sito istituzionale dell’Agenzia, SEZIONE Amministrazione Trasparente (link: Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza - ATS Insubria (ats-insubria.it)). Le segnalazioni esterne alla piattaforma informatica andranno rese su modulo dedicato che dovrà essere compilato in ogni sua parte al fine di consentire al RPCT di poter compiere le prime verifiche istruttorie. In caso di dichiarazione resa su format diverso da quello previsto nel modello allegato, la stessa verrà accettata purché contenente gli elementi essenziali indicati in quest'ultimo. Le segnalazioni sono protocollate in registro riservato a cura del RPCT. Per maggiori informazioni si riporta, di seguito, la normativa di riferimento.
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Informativa interessati - segnalazioni illeciti (whistleblowing) |
2023-08-31 |
2022-11-14 |