Consegnati al dott. Selicorni, primario della Pediatria del Sant’Anna e all’associazione S.i.l.v.i.a ventimila euro per il progetto “Bambini fragili”. E’ la generosa donazione di "Per un sorriso", la onlus di Confartigianato Imprese Como. I fondi sono stati consegnati stamattina nel reparto di Pediatria dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia da Marco Galimberti, presidente di Confartigianato, Umberto Contini, segretario generale, e Marusca Nava, presidente della onlus. Ad accogliere la delegazione Vittorio Bosio, direttore sociosanitario dell’Asst Lariana, Angelo Selicorni, primario del reparto, che ha presentato un bilancio dell’attività finora svolta, e Lydia Salice, presidente dell’associazione S.i.l.v.i.a che finanzia l’iniziativa a seguito di una convenzione con Asst Lariana con il supporto della fondazioni Mariani di Milano.

 

Il progetto messo a punto dal reparto dell’ospedale comasco prevede un percorso di presa in carico diagnostico-assistenziale di bambini con malattie rare e complesse. In pratica, l’ospedale effettua la programmazione di appuntamenti e prestazioni specialistiche coordinate secondo i protocolli specifici per ciascuna condizione in modo tale che la famiglia non abbia alcun onere organizzativo e di prenotazione, lo specialista interpellato sappia quale paziente vedrà e con quale quesito clinico, il medico referente possa svolgere una effettuare una reale valutazione a 360° del paziente e fornire alla famiglia e al pediatra di libera scelta le indicazioni terapeutiche mirate necessarie.

“Tale lavoro – ha spiegato Selicorni - è completamente in linea con quanto previsto e suggerito da Regione Lombardia come “gold standard” con la DGR del maggio 2017 sulla “presa in carico del paziente cronico/fragile” in cui si identificano le figure del clinical manager, un medico, e del case manager, cioè personale infermieristico. Ringrazio la onlus Per un sorriso e Confartigianato per l’attenzione e la generosità dimostrata nei confronti dei nostri pazienti più fragili”.

 

Il progetto e il primo bilancio

L’attività è svolta da un team multiprofessionale completamente integrato con il personale medico infermieristico della Pediatria, composto da un’infermiera professionale dedicata full-time (Francesca Meroni), una dietista una volta alla settimana (Caterina Funari) e una pediatra integrato con l’équipe medica dell’unità operativa (Silvia Tajè).

Da ottobre 2016 a luglio 2017 nell’ambito del progetto sono stati effettuati 417 accessi, di cui 209 per lo svolgimento di 2 o più prestazioni coordinate in ospedale. A questi si aggiungono 107 test genetici. Inoltre, 132 pazienti sono stati seguiti dall’Ambulatorio di Gastroenterologia e Nutrizione del Bambino Disabile e 87 pazienti hanno usufruito dei “syndrome day” – 29 in totale - per sei diverse condizioni (sindrome di Cornelia de Lange, sindrome di Williams, sindrome di Down, Sindrome Kabuki, Neurofibromatosi di tipo1, sindrome di Rubinstein Taybi), che sono giornate dedicate alla valutazione multidisciplinare di bambini con una specifica condizione rara sindromica.

Grazie alla collaborazione con la Chirurgia Maxillo Facciale pediatrica, con l’Endoscopia e l’Anestesia e Rianimazione sono state eseguite una decina di sedazioni per l’esecuzione di procedute diagnostico terapeutiche multiple. Ad esempio, per bonifica dentale e gastroscopia. Nove i pazienti inseriti in un progetto sperimentale di “tele-monitoraggio” per l’implementazione della comunicazione casa-pediatra di famiglia-ospedale.

 

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