ATS Insubria invita a ridurre l’uso di tabacco e a trascorre “24 ore senza fumo”

In applicazione delle direttive regionali nell’ambito del governo della prevenzione e tutela sanitaria, continua a dare impulso ai progetti integrati di promozione della salute, sia nelle Scuole che nelle comunità lavorative: il Progetto “Scuole che promuovono salute” e il Programma “WHP” sono interventi pianificati per diffondere un messaggio di stile di vita positivo, che favorisca l’abbandono e la disassuefazione dal fumo di tabacco.

L’OMS stima che, se non saranno attuate efficaci politiche di contrasto al fumo del tabacco, entro il 2030 moriranno ogni anno oltre 8 milioni di fumatori e più dell’80% di questi decessi prevenibili sarà tra le persone che vivono nei paesi a basso e medio reddito.

Nel 2014 il Parlamento e il Consiglio d’Europa hanno approvato la direttiva 40 per allineare gli Stati membri nella regolamentazione dei tabacchi, contrastando la disinformazione e la manipolazione che sostengono il diffondersi della dipendenza da tabacco. L’Italia con il Decreto Legislativo tabacchi, dal 20 maggio 2016, ha ottemperato alle indicazioni UE e, in particolare, si segnala che:
• Sui pacchetti di sigarette, oltre ai messaggi di testo attuali, ci sono immagini (art.11), che attirano l’attenzione dei fumatori più del solo testo, inducono pensieri relativi ai rischi per la salute, spingono a desistere dall’intenzione di fumare la sigaretta e fanno aumentare la frequenza di tentativi di smettere.
• Le industrie sono obbligate a segnalare gli additivi utilizzati nei prodotti del tabacco.
• Viene potenziato il divieto di vendita ai minori di prodotti del tabacco e le sanzioni per i rivenditori sono inasprite, il tabaccaio che vende sigarette di tabacco o elettroniche a un minore, pagherà da 500 a 3000 €, con la sospensione della licenza per 15 giorni.
• Vengono eliminati i pacchetti da 10 e le confezioni di tabacco per sigarette rollate a mano di peso inferiore ai 30 grammi.

Il Ministero della Salute, poi, ha stabilito il divieto di fumo negli autoveicoli che trasportano minori o donne in gravidanza e nelle pertinenze esterne di strutture ospedaliere pediatriche e ostetrico-ginecologiche.

Il Ministero della Salute ha messo a disposizione un numero verde per INFO che possano orientare il cittadino verso la soluzione a lui più adeguata. Video

È possibile rivolgersi al proprio Medico di Medicina Generale per iniziare il percorso di disassuefazione.

 

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