ATS Insubria prosegue nel monitoraggio dell’emergenza legata all’epidemia influenzale che in questi giorni sta interessando il territorio.

 

Con deliberazione n. 736 del 22 dicembre 2017, ATS Insubria ha recepito e approvato le revisioni del “Piano di Gestione del Sovraffollamento” riviste e aggiornate, su indicazione di ATS, da parte delle Strutture Sanitarie sede di PS/DEA operanti sul territorio. Nell’ultimo incontro del Tavolo permanente dell’emergenza/urgenza dell’ATS Insubria, tenutosi il 22 novembre, è stata presentata la DGR 7406/2017 con la quale Regione Lombardia ha predisposto lo stanziamento di 4 milioni di euro, destinati alle “ASST e Irccs pubblici dotati di Pronto soccorso, Dipartimenti di emergenza e urgenza (Dea) e Emergenza ad alta specialità (Eas) per incrementare i posti letto attraverso l'aumento temporaneo di quelli interni alla struttura di area medica e chirurgica e di degenza per subacuti”.

 

ATS Insubria ha concordato le progettualità con le ASST per la gestione del sovraffollamento che prevedono lo stanziamento di uno specifico finanziamento per l’attivazione temporanea di 20 posti letto per subacuti per l’ASST Sette Laghi (n. 10 posti interni e n. 10 presso la Fondazione Borghi) e Valle Olona (n. 20 posti suddivisi tra Busto, Gallarate e Saronno) a partire dal 1° gennaio al 28 febbraio 2018 e di 24 posti subacuti per l’ASST Lariana che ha attivato il Piano dal 23 dicembre 2017 per 40 giorni (prolungabili, per tutti, fino ad un massimo 60 giorni, nell’arco dell’anno, per situazioni di particolare criticità, come in questo caso) per n. 20 posti letto interni e ulteriori 4 presso la R.S.A. Fatebenefratelli di Solbiate Comasco. Nell’attuale situazione di emergenza, anche le Strutture Ospedaliere Valduce di Como, Fatebenefratelli di Erba e Humanitas Mater Domini di Castellanza hanno attivato il Piano di Gestione del Sovraffollamento, ponendo in atto tutte le azioni previste, tra cui la possibilità del ricorso alla sospensione dei ricoveri programmati per gestire il sovraffollamento del Pronto Soccorso.

 

“E’ bene confermare che siamo davanti ad un’emergenza importante – sottolinea il Direttore Sanitario di ATS Insubria dott.ssa Anna Maria Maestroni – stiamo procedendo con un monitoraggio costante dalla fine del 2017, per valutare l’epidemia influenzale, che, in questi termini, non si verificava da una ventina d’anni. Siamo di fronte ad una situazione che ci vede tutti in prima linea con un particolare impiego di forze da parte dei Medici di Medicina Generale e di Continuità assistenziale, dei Pronto Soccorso e AREU. Ci arrivano segnalazioni di ambulatori che registrano fino a 100 pazienti al giorno, oltre a una trentina di visite domiciliari. Inoltre, i dati già in nostro possesso, confermano il quadruplicarsi dell’attività dei medici della Continuità Assistenziale, ex Guardia medica. In momenti di alta criticità, come questo, è fondamentale rimanere calmi, avere pazienza e seguire le indicazioni dei medici, soprattutto in presenza di sintomi e condizioni cliniche che, a parere del medico di medicina generale, non rivestono i caratteri dell’emergenza/urgenza, attivando il ricorso al 118 nelle situazioni critiche”.

 

Il Tavolo tecnico di coordinamento dell’emergenza/urgenza, guidato dalla dott.ssa Maestroni e attivo dal 9 gennaio 2017, vede coinvolti i rappresentanti delle tre ASST afferenti ad ATS Insubria, i responsabili dei DEA e dei PS, oltre ad AREU e le strutture ospedaliere private accreditate con Pronto Soccorso (Mater Domini – Castellanza, Fatebenefratelli – Erba, Valduce – Como). Il gruppo di lavoro sull’emergenza/ urgenza, con la regia di ATS Insubria, ha programmato la revisione dei Piani di Gestione del Sovraffollamento che sono stati approvati e validati da ATS Insubria lo scorso 30 novembre e prevedono le azioni necessarie ad affrontare anche l’attuale epidemia attraverso la sospensione dei ricoveri programmati e l’ampliamento delle disponibilità di posti letto per accogliere i pazienti con complicanze dovute all’influenza con conseguente necessità di ricovero.

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