Stamattina nell’elibase di Villa Guardia il bilancio della missione dei giorni scorsi nelle zone colpite dal terremoto e sommerse dalla neve con l’equipaggio formato da piloti, medici, infermieri e tecnici del Soccorso Alpino

 

Sessanta persone soccorse e una dozzina di interventi nelle zone della provincia di Teramo colpite dal terremoto e da una massiccia nevicata. E’ il bilancio della missione effettuata dall’Elisoccorso di Como partito dalla base HEMS-Helicopter Emergency Medical Service del 118 di Villa Guardia il 19 gennaio e rientrato ieri pomeriggio.

 

L’attività è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa durante la quale erano presenti il comandante Gianfranco Molina, il copilota Riccardo Pozzetto e il tecnico Fabio Ciroi di Inaer Aviation Italia, la società che si occupa della gestione aeronautica del servizio, i medici Simone Zerbi e Laura Cicciarella, gli infermieri Umberto Piccolo ed Elena Sala Peup, il tecnico del Soccorso Alpino Stefano Pizzagalli - il collega Alessio Bortoli era di turno a Milano - e insieme ai vertici di Areu, l’Azienda Regionale dell’Emergenza Urgenza, del 118 di Como, di Inaer e dell’Azienda socio sanitaria territoriale Lariana.

 

L’equipe dell’Elisoccorso di stanza a Como è intervenuta per soccorre in loco una sessantina tra bambini, adulti e anziani, alcuni dei quali necessitavano di essere trasportati in ospedale, altri, invece, di essere visitati e assistiti, per consegnare farmaci e ricercare dispersi, lavorando con condizioni meteo avverse sia a causa della neve sia della nebbia.

 

Più nel dettaglio, i pazienti che sono stati elitrasportati sono stati cinque: a Castelli un bimbo di 20 mesi con febbre alta e una donna al settimo mese di gravidanza, a Moccia Vomano un’anziana ipertesa e suo marito, ad Altavilla un’anziana con dolore toracico e a Forca di Valle una paziente di 89 anni con insufficienza respiratoria. Gli interventi, invece, sono stati complessivamente una dozzina, alcuni dei quali rinviati per le pessime condizioni del tempo, per un totale di circa 20 ore di volo.

 

“L’intervento più difficile – hanno spiegato il comandante Molina e il dottor Zerbi – è stato quello a Pietralta. L’elicottero ha lasciato a terra il medico, l’infermiere e il tecnico del Soccorso Alpino, che hanno assistito una trentina di persone, ma il recupero dell’équipe è stato molto difficoltoso a causa della fitta nebbia. Per tutti gli interventi è stato necessario l’uso del verricello per consentire lo sbarco”.

 

Mario Landriscina, direttore della Macroarea Laghi – Areu 118, ha messo in evidenza come il lavoro di gruppo, in particolare con i colleghi del 118 di Teramo e con gli altri servizi di Elisoccorso sia stato fondamentale in un momento di emergenza permettendo di mettere a disposizione competenze consolidate da anni di formazione e attività in volo e sul territorio. Sia i piloti sia i sanitari hanno anche sottolineato come la popolazione soccorsa non avesse bisogno se non alcuni casi di cure intensive, ma, soprattutto, di sentire la vicinanza delle presenza rassicurante dell’équipe e di avere la certezza di non essere stati dimenticati.

 

L’Elisoccorso di Como è stato già impiegato in attività in zone colpite da terremoti, come quello in Abruzzo. Inoltre, il 24 agosto scorso l’AW 139 ha effettuato una missione a Rieti per trasportare personale sanitario lombardo nelle zone del Centro Italia in cui si è verificato il sisma. L'operazione fa parte, come quella dei giorni scorsi, delle iniziative organizzate da Regione Lombardia e dall'Azienda Regionale dell'Emergenza Urgenza (AREU). L'AW 139, partito dalla base di Villa Guardia (Como), ha effettuato l'atterraggio completamente al buio nell'aeroporto di volo a vela della città laziale grazie all'utilizzo degli NVG (Night Vision Goggles), i visori notturni collocati sui caschi dei piloti utilizzati dall'Elisoccorso di Como.

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