Negli ospedali e nelle strutture territoriali dell’Asst Lariana sono stati affissi poster ad hoc ed è stato anche attivato un tavolo di lavoro multidisciplinare con altre istituzioni del territorio.

 

L’Azienda socio sanitaria territoriale Lariana lancia una campagna per prevenire le aggressioni ai dipendenti, verbali e non, e danneggiamenti ad attrezzature e arredi delle strutture ospedaliere e territoriali.
In Pronto Soccorso o al front office, di notte o di giorno, chi si occupa dell’assistenza sanitaria o chi è preposto ad attività di sportello a volte subisce da parte di alcuni utenti insulti e minacce. C’è anche chi, accompagnatore o paziente, seppur in rari casi, dà in escandescenze e scarica tensione e rabbia rompendo ciò che ha a portata di mano, ma che è patrimonio di tutti. E allora ecco due poster che saranno affissi in tutte le sedi aziendali per sensibilizzare coloro che utilizzano le strutture sanitarie dell’Asst a tenere un comportamento corretto e civile.


Il primo manifesto, corredato da un’immagine di personale sanitario, recita “Io scelgo il rispetto. Sono qui per prendermi cura di te” e invita a rispettare le altre persone che si rivolgono ai servizi, il personale e i beni aziendali. L’altro è un poster che riporta il seguente testo: “Rispettiamoci! Il nostro personale si prende cura di voi e ha il diritto di lavorare senza temere intimidazioni o comportamenti violenti fisici e verbali. Aiutaci a mantenere un ambiente di cura sicuro per tutti”.


La campagna è una delle azioni inserite nel piano di Risk Management 2016 dell’Asst Lariana.
“Sono pervenute varie segnalazioni allo staff Qualità Aziendale e al CUG riguardanti episodi di aggressività e violenza fisica e verbale a carico degli operatori dei presidi ospedalieri e del personale delle strutture territoriali – spiega Anna Sannino, responsabile dello Staff Qualità - . Si è ritenuto importante quindi coagulare gli interventi da parte di tutti i settori aziendali coinvolti sulla gestione della problematica al fine di assicurare maggiore sicurezza agli operatori”.
I soggetti coinvolti sono stati la Direzione Sanitaria, la Direzione Socio Sanitaria, lo staff Qualità Accreditamento e Risk Management, lo staff Sicurezza e Tutela (incluso il Servizio di Vigilanza), l’Ufficio Comunicazione e l’Ufficio Stampa, la Direzione aziendale delle professioni sanitarie (Daps), il Dipartimento di Salute Mentale e il Comitato Unico di Garanzia (CUG).


Le azioni del progetto si sono concretizzate anche nella costituzione di un gruppo di lavoro multidisciplinare integrato ospedale-territorio con il proposito di creare convergenza di competenze nella valutazione delle azioni più efficaci ad arginare il fenomeno.


Quindi è stata censita tutta la documentazione disponibile in Azienda e, in accordo con la raccomandazione ministeriale n. 8 “Raccomandazione per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari, alla già presente procedura aziendale sulla “Gestione delle segnalazioni di aggressione ad operatori”, è stata aggiunta una nuova procedura sulla “Prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori” che fornisce utili informazioni su quali siano le condizioni di rischio più comuni e come riconoscere, valutare e gestire questi eventi quando accadono.
Sono stati realizzati interventi informativi/formativi per il personale più coinvolto, previsti dal Piano di Formazione aziendale 2016, sulla gestione delle aggressioni per comparto e dirigenza e sulla gestione non farmacologica della tensione e della rabbia per il personale del comparto della Psichiatria.
Nel progetto sono stati coinvolti anche i Rappresentanti dei Lavoratori e i sindacati (RSU).
La somministrazione di questionari a un campione di operatori permetterà di valutare l’efficacia complessiva del progetto.

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